Nel post precedente abbiamo parlato dello
stick, volutamente tralasciandone la forma perché argomento di questo post. Se usiamo il materiale
in abbondanza, tagliando la parte che supera la lunghezza desiderata solo a lavoro completato, otteniamo come risultato delle treccine con uno spessore nel tratto finale identico a quello iniziale: in pratica delle
cordicelle fatte di estensioni. Questo è innaturale, e comporta una serie di difetti: dobbiamo ricorrere allo shift.
Lo shift permette di realizzare treccine dalla forma naturale: affusolate, sottili alle estremità e che non si sfaldano
Con questa tecnica il materiale viene tagliato nella giusta misura prima dell'esecuzione, e l'artista
lavora la ciocca
sfaldandola più volte in modo che assuma la
forma di un fuso prima di piegarla in due, dividerla ed iniziare ad intrecciare. Questa operazione si effettua facendo scivolare sulle proprie dita, con le braccia aperte e aiutandosi con il petto, il poco materiale prelevato prima della realizzazione di ogni treccina.
In questo modo la forma della treccina ad acconciatura finita
assomiglierà ad un cono. Man mano che si lavora il materiale l'intreccio dovrà farsi molto più stretto, perché le treccine divengono più sottili.
Il risultato è però esteticamente di molto superiore, l'acconciatura più leggera da portare, le
punte restano naturali e non si sfaldano. Insomma tutta un'altra storia.
Ma tagliare nella giusta misura ogni singola ciocca, in modo che al termine tutte le lunghezze si mescolino armoniosamente, non è cosa da tutti. La ciocca dovrà avere una
lunghezza adatta al lavoro che stiamo facendo, va quindi deciso bene prima quanto sarà lunga la treccina che stiamo per fare. Questo dipende non solo dalla lunghezza desiderata del lavoro finito, ma anche dalla posizione in cui andremo ad innestarla.
Ancora una volta la morale è: assicurati di affidarti a che ha l'esperienza necessaria per realizzare un lavoro ineccepibile.
Difetti delle treccine non realizzate con lo shiftIl materiale artificiale che si utilizza ha una lunghezza complessiva che va da 120 fino a 180 cm ed oltre (a seconda dei tipi) e quindi anche piegato in due resta più che sufficiente per "coprire" qualsiasi richiesta di lunghezza.
Ma questo modo di procedere ha molte controindicazioni:
- la treccina realizzata ha una forma innaturale cilindrica con uno spessore nel tratto finale identico a quello iniziale;
- il peso di ogni singola treccina è sensibilmente superiore; se vi ricordate la geometria dei solidi il rapporto tra volume del cilindro e del cono è di 3 a 1!
- al termine della treccine resterà un ciuffo voluminoso ed anche se quando bagnato sembra accettabile, si gonfierà asciugandosi con un effetto esteticamente molto poco valido.
Scuola di treccine, il votoPartiamo da un voto di 10 e poi:
- lo shift è stato fatto ed era ben calibrato, a lavoro finito è stata necessaria solo una piccola aggiustata: Ok non togliere niente!
- alla fine del lavoro ci siamo accorti che la lunghezza delle treccine era irregolare, ed abbiamo dovuto pareggiare, togliendo molto materiale: togli 4 al voto
- le treccine sono state realizzate senza shift, usando il materiale in abbondanza: togli 10 al voto
...naturalmente se il voto risultante è negativo "arrotonda" a zero!
Vai al prossimo articolo, l'
Hairdress, oppure torna all'
indice della mia scuola!